Care colleghe e cari colleghi,
in un periodo in cui molti genitori, molti medici e – ne sono sicuro – anche molti di voi – sono preoccupati per l’eccessiva sedentarietà, la perdita di socializzazione, fantasia e creatività dei giovani, nella scuola ci sono dei momenti che valgono oro! Sono quei momenti in cui i giovanissimi e le giovanissime persone possono respirare un’aria diversa, attenta alla necessità (tutta loro) di valorizzare il proprio corpo e le proprie sensibilità creative.
L’aumento dei problemi fisici e psichici, a contatto con una società sempre più esigente e al tempo stesso disordinata; l’assuefazione paralizzante a strumenti di un sistema tecnologico sempre più invadente, la riflessione sulla propria motricità, vissuta nella pratica con gli altri e stimolata da persone competenti, diventa sempre più indispensabile. E questa è l’educazione fisica.
Per queste stesse ragioni e per la necessità di dare parola e ritmo alla propria voce, e all’ascolto degli altri – non c’è musica d’insieme senza la capacità di ascoltare – diventa importante la riflessione che valorizza le proprie emozioni, grazie alla coscienza del fatto estetico e creativo, naturalmente accompagnati da insegnanti particolarmente attenti e competenti. E questa è l’educazione musicale.
Come sapete, la Conferenza dei direttori e delle direttrici degli Istituti scolastici comunali, la Conferenza cantonale dei genitori, altre associazioni di genitori e insegnanti, organizzazioni sindacali, politiche e giovanili, operatori e genitori preoccupati, hanno lanciato un grido d’allarme, scrivendo ai Municipi, al Governo e al Parlamento, chiedendo di annullare la “limitazione del contributo cantonale al finanziamento dei docenti specialisti di educazione fisica, musicale e di appoggio” – che è oggetto di questo emendamento – e di “rinunciare a tutte le misure di peggioramento della qualità della formazione ticinese e delle condizioni di lavoro dei docenti”.
La reazione dei Comuni che si oppongono ai tagli citati – qui ci sono molti Consiglieri comunali e Municipali – è assolutamente ineccepibile, perché vedono scaricare su di loro costi e decisioni impopolari, e perché, se accolti – e questo è un aspetto su cui vi invito nuovamente a riflettere – questo mancato sussidio provocherebbe evidenti disparità di trattamento fra allievi e allieve abitanti in comuni diversi, a causa delle disponibilità finanziarie diseguali, di conseguenza, delle scelte disomogenee che saranno chiamati a operare.
La Conferenza dei direttori e delle direttrici degli Istituti scolastici comunali – che vi invito ad ascoltare – scrive: “In questo senso, pur riconoscendo che i docenti generalisti sono abilitati a insegnare educazione musicale e educazione fisica, è importante sottolineare che i docenti specialisti apportano un valore aggiunto insostituibile. Affidare queste materie ai docenti specialisti arricchisce l’esperienza educativa, favorendo una pluralità di sguardi sul singolo. Eliminare la loro presenza rischia dunque di impoverire la qualità dell’insegnamento e di creare ulteriori disparità educative”.
Per i motivi suddetti, vi chiedo di accogliere l’emendamento.
Vi ringrazio.